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Il fonometro

Il fonometro è uno strumento elettronico che reagisce al suono in maniera simile a quella dell’orecchio umano traducendo la pressione sonora percepita in un segnale elettrico. Il fonometro è essenzialmente costituito da microfono, preamplificatore, filtri, amplificatore, rettificatore RMS, compressore logaritmico ed indicatore digitale (o analogico).

In funzione della precisione, le Norme Internazionali (IEC, ANSI, BS, DIN) hanno fissato tre diverse classi:

Classe 1: precisione
Classe 2: industriale
Classe 3: sorveglianza

Secondo le Norme IEC651, la lettura delle misure di un fonometro deve avere una precisione entro 0,7dB per la classe 1, 1dB per la classe 2 e 1,5dB per la classe 3.

I fonometri più semplici danno la misura del livello istantaneo del rumore; ci sono strumenti più complessi che elaborano questa misura per dare:

– livello equivalente (Leq), ossia l’integrale del rumore nel tempo: praticamente un valor medio (si parla di fonometri integratori)
– analisi del rumore alle varie frequenze (analizzatori in bande di ottava e 1/3 ottava)
– analisi statistica
– analisi di evento
– analisi architettoniche: tempo di riverbero RT60 e perdita di trasmissione attraverso parete

Gli strumenti più moderni, specialmente di classe 1, possono comprendere diverse o tutte le varie funzioni. Ma: perché tanti tipi di strumenti se il valore da misurare è sempre un livello di rumore? La risposta apparirà evidente più avanti. Va detto subito però che il livello in dB non definisce completamente un rumore. Altri parametri possono essere utili per dare un giudizio sulla tollerabilità di un rumore.

Esempio tipico: il gesso che stride sulla lavagna; in questo caso è importante associare al modesto livello del rumore un dato importante : la frequenza del rumore, responsabile del senso di fastidio provocato dal fenomeno. Ci sono poi casi in cui è importante non il livello istantaneo di rumore, ma il valore mediato nel tempo (livello equivalente), quando per esempio il livello di rumore è molto variabile: si ha così il fonometro integratore.

Sono inoltre disponibili fonometri che elaborano le misure, le accumulano, le memorizzano; con i fonometri a microprocessori (DSP, che sta per Digital Sound Processing), oltre alle solite funzioni, si possono fare analisi statistiche, analisi ambientali protratte per parecchi giorni senza interruzione, esame di eventi particolari (es.: passaggio di un aereo, di un treno,…) con interfacciamento a computer e stampanti.

Recentemente sono entrati sul mercati gli analizzatori di rumore in tempo reale portatili, che, nel formato di un normale fonometro, possono dare prestazioni multiple e svolgere compiti diversi in parallelo, memorizzando i dati internamente e rendendo così molto agile e veloce il compito del professionista.

Cosa dice la legge

DPCM 1 marzo 1991
Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno G.U. 8 marzo 1991 n° 57


Decreto Legge 15 Agosto 1991 N. 277
Attuazione delle direttive n.80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 della legge 30 luglio 1990, n.212
G.U. 27 agosto 1991 n° 200

Al Decreto Legge 277 fanno riferimento in particolare:

Decreto Legislativo 19 settembre 1994 N. 626
Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE 90/270/CEE, 90/394/CEE, e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
G.U. 12 novembre 1994 n° 265
Tale articolo è stato sostituito dal:
Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n. 195
Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)

Tale articolo è stato sostituito dal:
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81
Testo unico sulla sicurezza 


Decreto Legislativo 14 agosto 1996 N. 494 (Direttiva Cantieri)
Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
G.U. 23 ottobre 1996 n° 223

Direttiva Macchine
Testo della direttiva del Consiglio del 14 giugno 1989 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine 89/392/CEE, così come modificato dalla direttiva del Consiglio del 20 giugno 1991 91/368/CEE, dalla direttiva del Consiglio del 14 giugno 1993 93/44/CEE, e dalla direttiva del Consiglio del 22 luglio 1993 93/68/CE.


Legge Quadro 447 e decreti applicativi

Decreto Legge 26 ottobre 1995 N. 447
Legge quadro sull’inquinamento acustico
G.U. 30 ottobre 1995 n° 254

Decreto 11 dicembre 1996
Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo
Registrato alla Corte dei conti 21/1/97, registro n°1 Ambiente, foglio 3

DPCM 18 settembre 1997
Determinazione dei requisiti delle sorgenti sonore nei locali di intrattenimento danzante G.U. 233 del 6 ottobre 1997

Decreto 31 ottobre 97
Metodologia di misura del rumore aeroportuale
G.U. 267 del 15 novembre 1197

DPCM 14 novembre 97
Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
G.U. 280 del 1 dicembre 1997

DPCM 05 dicembre 1997
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici
G.U. 297 del 22 dicembre 1997

DPCM 19 dicembre 1997 
Proroga dei termini per l’acquisizione e l’installazione delle apparecchiature di controllo e registrazione nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 1997.
G.U. 138 del 20 dicembre 1997

Decreto 16 marzo 98
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
G.U. 1 aprile 1998

DPCM 16 aprile 99, n.215
Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei locali pubblici.
G.U. 153 del 2 luglio 1999

Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n. 195
Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)

Cosa regola, in sintesi, il decreto:

  • fissa i valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco;

  • indica i requisiti in base ai quali il datore di lavoro, nell’ambito della valutazione dei rischi sopra citati (rischi derivanti dagli agenti fisici ), deve valutare il rumore durante il lavoro;

  • stabilisce le misure che il datore di lavoro deve adottare per eliminare i rischi alla fonte o per ridurli al minimo;

  • determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore durante il lavoro (l’udito).

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